Salute
Apnee notturne: conoscerle per intervenire in tempo

Se ti svegli affaticato, stanco e con il mal di testa molto probabilmente hai dormito male. Può capitare, una volta tanto, di dormire male e di riposare poco o nulla.
Basta andare a dormire prima il giorno successivo, magari stando attenti a cosa si mangia o facendo un bel bagno caldo e tutto dovrebbe tornare alla normalità.
Quando però ti svegli continuamente spossato e stordito, quando rischi di addormentarti tutte le volte che sei seduto comodamente su una sedia o alla scrivania del lavoro, significa che c’è qualcosa che non va. I problemi legati al sonno sono tantissimi e uno di questi riguarda l’insorgenza delle apnee notturne. Dormire mentre la nostra respirazione va in blocco momentaneo significa mandare in stress l’organismo e creare scompensi alla pressione arteriosa, ai livelli di ossigeno nel sangue e a svegliarsi di continuo compromettendo il riposo.
Si tratta di un problema molto comune e al tempo stesso molto difficile da diagnosticare. Per questo è bene fare chiarezza sull’argomento e imparare a riconoscere le apnee del sonno per intervenire prontamente.
Come riconoscere le apnee?
Come anticipato poc’anzi le apnee del sonno colpiscono quando siamo inconsci e sono difficili da individuare, specialmente se dormiamo da soli.
Ciò che accomuna le persone colpite da apnee notturne sono i sintomi diurni: sonnolenza, stanchezza, irritabilità, mancanza di lucidità, mal di testa, sbadigli frequenti, giramenti di testa ecc…
Nei casi più gravi e trascurati questi sintomi possono anche portare il soggetto ad addormentarsi di giorno mentre svolge qualsiasi attività e compromettere la sua vita relazionale con parenti, amici o colleghi di lavoro. Per questo le apnee notturne non sono da sottovalutare e trascurare ma bisogna saper riconoscere i sintomi e capire cosa succede mentre dormiamo.
Chi dorme in compagnia del proprio partner, in parte, può essere aiutato a capire se soffre o meno di apnee notturne. Difatti i soggetti colpiti hanno il sonno molto agitato e alternano forti rumori della respirazione a momenti di silenzio, con sbuffi, gemiti e lamenti.
Tipi di apnee del sonno e conseguenze
Le apnee sono di tre tipi generalmente: centrale, ostruttiva e mista. La prima riguarda il mancato recepimento del cervello degli stimoli nervosi della respirazione, per cui lo stesso dimentica di respirare.
La seconda deriva da ostruzioni delle vie respiratorie e mette sotto stress l’organismo da un punto di vista cardiovascolare, laddove i polmoni si gonfiano ma l’aria non riesce ad uscire.
La terza è il mix di ragioni che derivano dalle apnee centrali e da quelle ostruttive, molto più rara ma pur sempre complessa da diagnosticare. Qualunque sia la tipologia di apnea è ovvio che non vada mai trascurata, perché le conseguenze su salute e psiche possono diventare anche molto gravi.
Alle prime avvisaglie è importante parlarne subito con il medico e procedere agli accertamenti qualora lo stesso lo ritenga necessario. Per esser considerate patologiche, le apnee del sonno devono essere molto frequenti e durature, per cui sarà sicuramente opportuno sottoporsi a vari testi per appurare l’entità del problema. In ogni caso sempre meglio intervenire ai primi dubbi che lasciar passare del tempo.
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